Compartecipazione disabili: domani all'incontro anche la moglie di Welby

TERAMO – Ci sarà anche Mina Welby domani, a Teramo, in Comune, alla riunione tra il sindaco Maurizio Brucchi, con l’assessore al ramo Valeria Misticoni e le famiglie interessate alla compartecipazione a carico dei disabili. Mina Welbi è la moglie di Piergiorgio Welby, uomo simbolo del diritto alla sospensione delle cure, che nel 2006 volle il distacco delle macchine che lo tenevano in vita. In questi giorni il suo caso è tornato a far discutere a causa del fatto che la stessa parrocchia che ha celebrato nei giorni scorsi il funerale del capostipite dei Casamonica, a Roma, rifiutò la cerimonia religiosa a Welby. Nel frattempo con un decreto il presidente della giunta regionale, Luciano D’Alfonso, ha emanato le "Linee guida per il concorso alla spesa dei Comuni per il sostegno ai costi e carico degli utenti relativi alle prestazioni socio-sanitarie semiresidenziali e residenziali per il 2015". Il tema principale della contrapposizione tra Comune e famiglie di portatori di disabilità è che il limite minimo di reddito previsto per i circa 800 euro mensili in media di compartecipazione all’assistenza, è di 14mila euro annui. Troppo basso secondo le famiglie, i rappresentanti dei partiti di minoranza in Consiglio e per diverse frange della società teramana.